Nuova Sabatini 2022, ok del Mise ai finanziamenti in più quote
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Legge di bilancio 2022, le novità per la Nuova Sabatini
Con la legge di bilancio 2022 sono stati stanziati ulteriori 900 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura “Nuova Sabatini”, che persegue l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.
Il Mise conferma il contributo in più quote
La manovra ha altresì disposto il ripristino dell’erogazione del contributo in più quote per le domande presentate dalle imprese alle banche dal 1° gennaio 2022. Rimane in ogni caso la possibilità di procedere all’erogazione in un’unica soluzione (nei limiti delle risorse disponibili) in caso di finanziamenti d’importo non superiore ai 200mila euro.
Bonus imprese Nuova Sabatini, a chi si rivolge
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
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- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
- sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento
Settori ammessi
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione dei seguenti:
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- attività finanziarie e assicurative
- attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione
Cosa finanzia
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti. Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
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- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
Le agevolazioni
Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A. di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. L’elenco di tutti gli istituti che aderiscono alla convenzione “Beni strumentali Nuova Sabatini” è consultabile cliccando sul seguente link.
- L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
- Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni
- d’importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
- Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e d’importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie “industria 4.0”)
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% sono consultabili cliccando sul seguente link: “Elenco dei beni immateriali rientranti tra gli investimenti in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo“.
Ulteriori dettagli sulla modalità di presentazione delle domande per ricevere le agevolazioni saranno forniti dal Mise con apposito provvedimento ministeriale in corso di predisposizione.