Invitalia: bando per mappare i fondali marini nel Mediterraneo

Vale quasi 40 milioni di euro l’appalto per monitorare lo stato di salute di due piante acquatiche marine

Invitalia, per conto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (“ISPRA”) ha indetto un bando di gara per mappare a livello nazionale lo stato di salute delle praterie composte da due piante acquatiche marine, la Posidonia oceanica e la Cymodocea nodosa. L’appalto rientra nel progetto più ampio di invertire l’attuale tendenza al degrado degli ecosistemi dei fondali italiani.

I servizi di monitoraggio affidati con il bando in questione, effettuati mediante rilievi Lidar bathymetry e indagini geofisiche di completamento, sono solo alcuni degli interventi su larga scala che mirano al ripristino e alla protezione dei fondali e degli ecosistemi marini del nostro Paese. E per fare ciò, è necessaria un’approfondita osservazione e conoscenza della localizzazione e dello stato in cui versano attualmente.

L’appalto, finanziato con le risorse del PNRR, ha un importo di quasi 40 milioni di euro nell’ambito dei progetti di tutela del territorio.

C’è tempo fino al 12 settembre prossimo per partecipare alla procedura di gara presentando un’offerta.

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Vediamo gli altri dettagli del bando.

La dotazione finanziaria per analizzare lo stato di salute dei fondali marini

Scandagliare i fondali marini per verificare lo stato di salute degli habitat marini delle due piante acquatiche presenti nel Mediterraneo ha un costo massimo stimato di 39.369.045,47 euro, di cui:
– 39.038.384,00 euro per i differenti servizi di osservazione e indagine, di cui 11.065.421 euro per i costi della manodopera (incidenza del 28,34%)
– 330.661,47 euro per i costi per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta

L’appalto è finanziato con le risorse del PNRR, di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a valere sulla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, Misura 3 “Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”, Investimento 3.5 “Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini”, per il quale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato complessivamente 400 milioni di euro.

Quanto dureranno i rilievi e le indagini nei fondali marini

La tempistica stabilita per completare tutte le attività di monitoraggio, rilievo ed elaborazione dei dati sullo stato di salute delle praterie delle piante marine Posidonia oceanica e la Cymodocea nodosa è di 36 mesi, a partire dal verbale di consegna dell’avvio dei servizi. In ogni caso, dovranno concludersi entro la data di scadenza del progetto, prevista per il 30 giugno 2026.

Ciò per rispettare il cronoprogramma del PNRR che prevede entro il 30 giugno 2025 il completamento di almeno 22 interventi su larga scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini e dei sistemi di osservazione delle coste.

Come partecipare e la scadenza del bando

La procedura di gara si svolge digitalmente attraverso il portale di Invitalia.

La scadenza per presentare le offerte era inizialmente fissata per il 27 luglio scorso, ma è stata spostata alle ore 10 del giorno 12 settembre 2023. Mezz’ora dopo si procederà con l’apertura delle buste, che saranno valutate con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi dell’articolo 95, comma 2, del D.lgs. 50/2016 (Codice Appalti).

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