Caschi e scudi per la Polizia Penitenziaria, gara d’appalto da sei milioni di euro. Il valore d’asta di uno scudo è 130 euro
Il ministero della Giustizia, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha pubblicato una bando di gara per la fornitura di materiale protettivo. La commessa, è divisa in due lotti. Il valore dell’appalto è di 5 milioni e 904mila euro. Il prezzo a base d’asta per uno scudo è di 130 euro, per un casco è di 217 euro.
Appalti polizia penitenziaria, il primo lotto
Il primo lotto consiste nella dotazione di 8.500 caschi protettivi antisommossa. Il contratto prevede inoltre la proroga della fornitura per un’identica quantità. Il casco deve essere realizzato “a regola d’arte” per garantire la massima protezione.
Gara ministero della Giustizia per 8.500 caschi
Il caso deve essere composto da una calotta esterna rigida e da una calotta interna capace di ammortizzare l’energia d’impatto e garantire la massima protezione dai traumi. Inoltre deve essere dotato di un’imbottitura di comfort con struttura a cellule aperte, estraibile e lavabile.
Sicurezza dei caschi
Il sistema di chiusura del sottogola dovrà montare un gancio rapido. La visiera, trasparente e regolabile, dovrà avere un sistema di sicurezza con predisposizione antistrappo (tear off). Infine avere un paranuca flessibile, con caratteristiche di resistenza alle fiamme. Tutti i materiali devono essere traspiranti, atossici, anallergici e antibatterici.
Gara fornitura polizia, il secondo lotto
Il secondo lotto è composto da 8.500 scudi protettivi antisommossa, anche per questo lotto è prevista la proroga della fornitura. Lo scudo protettivo dovrà essere prodotto in policarbonato trasparente resistente ai prodotti chimici e al fuoco eventualmente originato da ordigni incendiari. Lo scudo dovrà essere realizzato in due versioni, una per operatori mancini e una per operatori destri. Il sistema d’impugnatore deve essere ergonomico e assicurare la comodità d’impiego anche in considerazione di un utilizzo gravoso e prolungato nel tempo.
Sicurezza degli scudi
In caso di urti e impatti violenti lo scudo dovrà esser in grado di smorzarne l’entità, trasferendo all’operatore il minimo ritorno di energia. Il guscio dovrà garantire un’ottima visibilità, priva di aberrazioni e distorsioni delle immagini. Dovrà, altresì, presentare opportuni raggi di curvatura e nervature di rinforzo e non riportare alcuno spigolo vivo Infine il guscio dovrà avere una geometria tale da facilitare la dispersione di eventuali liquidi con idonei rilievi.
Resistenza
Lo scudo deve garantire la protezione dell’operatore da urti, corpi taglienti, lancio di corpi solidi, bombe carta, ordigni incendiari, solventi e prodotti chimici È richiesto un trattamento specifico per prevenire il deterioramento generato dall’esposizione agli agenti atmosferici. Lo scudo dovrà rimanere inalterato, anche esteticamente, dopo il lavaggio a base dei più comuni solventi organici, disinfettanti e detergenti, in modo da poter rimuovere residui di vernici, olii e agenti chimici vari (come quelli dello spray al peperoncino) cui potrebbe venire a contatto l’operatore durante l’impiego.
Il ritiro della fornitura “fuori uso”
La ditta interessata dovrà impegnarsi a fronteggiare, a proprie spese, le fasi di: ritiro, presso i centri di raccolta individuati dall’amministrazione, dei caschi completi e degli accessori per i quali verrà decretato il “fuori uso”.
Durata, valore e scadenze della gara
Dall’inizio del contratto il tempo di esecuzione della commessa è stimato in 120 giorni (escluso l’eventuale diritto di opzione). L’importo per ogni singolo pezzo è calcolato, a base d’asta, in 217 euro per i caschi protettivi antisommossa e 130 euro per gli scudi. Il valore complessivo stimato dell’appalto, compresa la proroga, è di 5 milioni 904 mila e 100 euro. Il termine per presentare la documentazione di gara è il 10 dicembre 2021.